TuliPark: a Spoleto la gioia dei colori della primavera

tulipark spoleto

L’unico parco di tulipani in Umbria è il TuliPark! Una distesa colorata che riesce a far brillare anche le giornate più grigie.

Questa primavera non è stata delle più clementi, ma i tulipani, puntuali come dettano i cicli della natura, hanno tappezzato il terreno del TuliPark di Spoleto, una distesa di colori che fa sgranare gli occhi dalla meraviglia i bambini di tutte le età.

Ma diamo un po’ di numeri: più di 115 varietà di forme e colori per più di un milione di tulipani piantati, tra zoccoli olandesi giganti, una sdraio di tagli maxi ed un piccolo mulino che fa tanto Olanda!

Passeggiare tra le file di tulipani fa scoprire sempre nuovi scorci per foto coloratissime, oltre alla possibilità di cogliere i tulipani da portare a casa… l’unico problema è l’imbarazzo della scelta: colori inusuali, fogge particolari, tipologie più o meno rare o inconsuete non smettono di stupire e meravigliare, riempiendo gli occhi dei visitatori.

Un paesaggio che fa bene allo spirito, tanto che, nelle belle giornate, si può giacere sui coloratissimi materassini in pieno relax, mangiare qualcosa grazie allo stand dello street food, fare shopping nel grande gazebo dove si possono acquistare genuini prodotti locali o partecipare ai laboratori per grandi e piccini dove mettere alla prova le proprie capacità manuali.

A vedere tanta meraviglia viene voglia di coltivare i tulipani anche a casa nostra! Basta conoscere le loro esigenze: in settembre i bulbi vanno piantati nella terra per fare in modo che durante l’inverno sviluppino il loro apparato radicale, tra gennaio e marzo iniziano a spuntare le foglioline che preannunciano l’esplosione della fioritura che avverrà tra aprile e maggio, a fine fioritura poi il bulbo va espiantato, pulito e conservato per ricominciare il suo ciclo svitale.

Ma visitare il TuliPark di Spoleto vuol dire non solo natura ma anche storia e cultura: nei suoi pressi infatti si erge il cinquecentesco Casino Gelosi Leonetti Luparini tra le cui mura soggiornò nientemeno che Galileo Galilei… ma questa è un’altra storia!

Benedetta Tintillini

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